Come l’illuminazione aiuta le 3P nel retail: People, Product, Process
Nell’ambito del retail è famosa la regola delle 3P: People, Product, Process.
Questa regola sottolinea tre pilastri fondamentali per il successo di un negozio:
- People: senza le persone, la porta del negozio neanche si apre.
- Product: senza il prodotto, non si vende.
- Process: senza il processo… è una giungla.
L’illuminazione gioca un ruolo cruciale in ognuna di queste aree, fungendo da collegamento invisibile che può migliorare significativamente l’esperienza del cliente, ottimizzare le vendite e garantire un’operatività efficiente. Se studiata con cura, l’illuminazione è un vero e proprio booster, come accade ormai in tutti i nuovi spazi retail progettati per intrattenere e colpire emotivamente la clientela. Vediamo come.
PEOPLE | Le persone al centro (la loro percezione al centro)
Tra i cinque sensi, la vista è quella che fornisce più informazioni al cervello, circa l’80%. Stimolare la percezione visiva è quindi indispensabile per attrarre le persone a entrare in un punto vendita, e lo diventa ancora di più se l’obiettivo è farle rimanere più a lungo all’interno di uno spazio.
L’illuminazione artificiale è uno strumento straordinariamente efficace nello sviluppo di questa strategia, sia lato cliente sia lato personale. L’atmosfera del punto vendita può infatti stimolare gli addetti a sentirsi più a proprio agio, creando una situazione di comfort che può aumentare la loro produttività e la loro “feel good relationship” con i clienti.
PRODUCT | La luce è la migliore alleata del marketing retail
Lo studio professionale della luce ha sempre svolto un ruolo determinante nella vendita dei prodotti, e un’azienda che sottovaluta questo aspetto si sminuisce.
Sono troppi gli esempi da portare all’attenzione di chi è incaricato delle strategie di vendita. Basti pensare alla luce “rosa” utilizzata in macelleria per far risaltare di più le carni, o alla luce “azzurra” per far risaltare di più la freschezza dei prodotti nei mercati del pesce.
Il colore è una delle variabili, ma l’intensità, il giusto mix di luce artificiale e naturale, i riflessi e gli accenti sono tutti fattori che contribuiscono a orientare il cliente nella sua esperienza d’acquisto, focalizzando l’attenzione in maniera inconsapevole su un prodotto piuttosto che su un altro.
PROCESS | Un punto vendita ben progettato è la massima espressione delle strategie di marketing di un brand
Lo spazio deve poter trasmettere i valori del marchio ed educare la clientela alla visione aziendale del bello. Questa dinamica rientra in un processo molto più ampio dove abitualmente vengono coinvolti diversi reparti aziendali e diverse figure professionali, con il fine di garantire un controllo sulle emozioni dei fruitori. È in questo processo che, se inserito fin dai primi brainstorming, il lighting designer può influenzare in maniera positiva tutte le attività.
Il lighting designer, per vocazione, enfatizza. Sottolinea come con un evidenziatore o lascia più in penombra come le foglie di un albero. Riesce a immaginare fin da subito le possibili percezioni delle persone date dalle atmosfere e dai giochi di luce. Ed è grazie al confronto, fin dalle prime riunioni di progetto, che un processo di vendita può performare e prendere forma nella modalità più efficace.

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